La suggestiva Baia di Mazzarò
AguadeMar si trova sulla via Nazionale, nella frazione costiera di Taormina denominata Mazzarò, cornice dell'omonima baia. La visita a Taormina non può non comprendere, quindi, anche una passeggiata e una sosta in questo suggestivo angolo di paradiso.
Isola Bella e Mazzarò sono divise dal promontorio roccioso e calcareo di capo S. Andrea, barriera naturale di divisione con la presenza di suggestive grotte, ideale meta per le visite in barca e per gli amanti delle immersioni subacquee. La piccola frazione di Mazzarò e la sua incantevole baia possono essere raggiunti a piedi scendendo da via dei Pescatori e poi da Isola Bella, proseguendo per poche centinaia di metri lungo la statale, oppure partendo da Taormina con la funivia, per arrivare di fronte allo spiazzo dove attraverso un sottopassaggio si giunge direttamente alla spiaggia. Questa, insieme a Isola Bella e Villagonia, era la zona di pesca preferita dai pescatori del borgo taorminese perché ricca di pesce, ma l’esperienza della pesca è ancora una pratica attuale per molti. Nelle acque di questo mare si possono pescare polipi, pettini, murene e sui fondali, molto belle appaiono le formazioni coralline. La baia di Mazzarò è una rada, chiusa dal capo S. Andrea a sud e da capo Mazzarò o capo Castelluccio a nord. |
L’aspetto della costa taorminese, aspro e frastagliato, è composto da formazioni rocciose che cadono a picco sul mare; le rocce sono ricche in calcare con molti scogli di varie dimensioni e molte grotte in cui s’insinua il mare. La spiaggia di Mazzarò, insieme a quella di Isola Bella è da sempre frequentata dai taorminesi, ma nel tempo è stata scoperta anche dai visitatori stranieri e dunque è diventata meta di chi giunge qui in vacanza o per una semplice escursione. In passato, sul promontorio di S. Andrea sorgeva una chiesetta dedicata al santo che dà il nome al capo.
Esiste un altro accesso alla baia di Mazzarò, ed è quello di via Castelluccio, una scalinata posta nella zona nord rispetto al piazzale della funivia. Il nome della via sembra esserle stato dato perché anticamente vi era qui una dimora, che aveva forma di un piccolo maniero, in posizione isolata e che è stata poi incorporata nella struttura ricettiva denominata villaggio “Le Rocce”, inaugurato a metà degli anni cinquanta del Novecento, che ha avuto vita breve e da lungo tempo risulta essere chiuso alla fruizione.
Nell’ insenatura vicino a capo Castelluccio, si notano ancora i tratti del borgo marinaro, con la casetta dei pescatori e le barche che sono tirate in secca sulla spiaggia. Quest’angolo mantiene integra l’identità della comunità che da tempo immemore lo ha frequentato e qui ha lasciato parte delle proprie radici.
Esiste un altro accesso alla baia di Mazzarò, ed è quello di via Castelluccio, una scalinata posta nella zona nord rispetto al piazzale della funivia. Il nome della via sembra esserle stato dato perché anticamente vi era qui una dimora, che aveva forma di un piccolo maniero, in posizione isolata e che è stata poi incorporata nella struttura ricettiva denominata villaggio “Le Rocce”, inaugurato a metà degli anni cinquanta del Novecento, che ha avuto vita breve e da lungo tempo risulta essere chiuso alla fruizione.
Nell’ insenatura vicino a capo Castelluccio, si notano ancora i tratti del borgo marinaro, con la casetta dei pescatori e le barche che sono tirate in secca sulla spiaggia. Quest’angolo mantiene integra l’identità della comunità che da tempo immemore lo ha frequentato e qui ha lasciato parte delle proprie radici.